Sunday, December 27, 2009

La lettera alla dirigenza RAI e il lancio della petizione

Ai primi di dicembre è stata inviata alla dirigenza RAI la lettera sottoposta agli iscritti del gruppo raipodcast; a tutt'oggi non le è stato dato riscontro.

E' stata quindi creata una petizione online di cui sono stati informati stampa, siti web, istituzioni e Associazioni che tutelano i diritti dei cittadini e dei consumatori.

Ecco il testo della petizione:
In occasione del lancio della nuova interfaccia Web della Community del portale Rai - uniformata al "look and feel" introdotto per il sito istituzionale dell'emittente pubblica - desideriamo esprimere tutta la nostra perplessità in relazione alla totale assenza di riferimenti a interfacce di accesso alternative e semplificate, a basso contenuto grafico. La versione precedente della Community, che a quanto comunicato dagli amministratori dovrebbe restare online ancora per qualche mese, prevedeva una possibilità di visualizzazione "a bassa risoluzione" (solo testuale) in ottemperanza a precise leggi che regolano la accessibilità per ipovedenti e portatori di disabilità motorie (legge Stanca del 9 gennaio 2004).
Nella nuova interfaccia della Community Rai non abbiamo trovato traccia di analoghe possibilità, malgrado - solo per citare uno dei tanti problemi - la presenza di numerosi utilizzatori non vedenti che seguono fedelmente il sonoro dei programmi radiotelevisivi e i "podcast" della radiofonia Rai.
Nella homepage del nuovo portale mancano i riferimenti a punti di ingresso ad alta accessibilità e questo in un impaginato complesso che mette a dura prova le capacità dei software per la navigazione vocale utilizzato da molti ipovedenti. Purtroppo l'accesso all'intero portale Rai.tv risulta oggi molto più complesso a causa delle opzioni tecnologiche adottate da parte dei realizzatori. Questo problema riguarda chiunque, disabile o meno, non sia equipaggiato con computer e browser di ultima generazione. Con buona pace dell'universalità di un servizio fin troppo irto di ostacoli. Ci sembra una situazione grave e inaccettabile. Chiediamo ai vertici RAI una risposta sul mancato rispetto di una precisa normativa vigente e un adeguato intervento correttivo.

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